Inquinamento atmosferico

Ultima modifica 4 giugno 2020

  • Procedimenti di competenza comunale relativi al contenimento dell'inquinamento atmosferico nei limiti previsti dalla legislazione vigente;
  • ordinanze di limitazione del traffico veicolare in accordo con la Provincia e i comuni dell'Area Metropolitana;
  • incentivi a privati per la trasformazione a metano e GPL di veicoli inquinanti;
  • provvedimenti per la messa norma di impianti termici.

Monitoraggio dell'aria

Fra i compiti che la legge affida alle pubbliche amministrazioni vi è quello del controllo sulle attività prodotte dall'uomo che possono causare danni all'ambiente.
Per avviare un programma di azioni di risanamento è dunque necessaria la conoscenza della realtà e delle condizioni ambientali nelle quali viviamo.
Fin dagli anni settanta il territorio della provincia torinese ha avviato lo sviluppo di un sistema organizzativo di rilevamento sulla qualità dell'aria e di altri sistemi di monitoraggio per consentire una prima conoscenza dei fenomeni ambientali.

In base alle disposizione del DMA del 20/05/91 è stata dunque realizzata una rete di rilevamento della qualità dell'aria in grado di effettuare un monitoraggio completo su tutto il territorio della provincia di Torino.
Questo sistema complesso fa oggi capo al Dipartimento Ambiente della Provincia di Torino.
Nel corso degli anni i dati raccolti sono stati validati e inventariati, quindi trasmessi ad ogni singolo comune, sia a cadenza trimestrale, per consentire un aggiornamento costante sull'andamento dei fenomeni di inquinamento atmosferico, sia a cadenza annuale per valutare l'evolversi temporale dei fenomeni.
La rete di monitoraggio della qualità dell'aria della Provincia di Torino permette di valutare la qualità dell'aria misurando la concentrazione degli inquinanti più diffusi in atmosfera.
Il posizionamento delle singole stazioni tiene conto di alcuni criteri: zone ad alta densità abitativa o in prossimità di grandi insediamenti produttivi la vicinanza di strade con elevato traffico veicolare luoghi di periferia o in aree suburbane per la misura degli inquinanti fotochimici; inoltre in alcune stazioni sono presenti sensori per la misura di alcuni parametri meteorologici indispensabili per la comprensione dei fenomeni di formazione e diffusione dell'inquinamento atmosferico.
Fra i comuni presso i quali sono posizionate le stazioni di rilevamento vi è anche il Comune di Orbassano.
La valutazione della qualità dell'aria in quest'area implica il monitoraggio dei principali insediamenti produttivi presenti in zona attraverso l'analisi dell'impatto emissivo sia qualitativo che quantitativo.
Implica anche il controllo degli effetti delle ricadute inquinanti sull'ecosistema e delle condizioni di stabilità atmosferica.
Fra le aziende inserite nell'attività di monitoraggio sono state individuate tutte quelle che risiedono in un raggio di circa 2 km dal CAAT, quelle di dimensioni medie e quelle che per le loro attività produttive hanno un impatto sull'ambiente, gli impianti di smaltimento rifiuti e di recupero rifiuti.


Protocollo antismog

Il protocollo antismog è messo a punto da Arpa e Regione Piemonte a partire dal 2 novembre.

Il direttore generale di Arpa Piemonte sottolinea che, a supporto del protocollo antismog, Arpa produrrà giornalmente una tabella (report giornaliero) per rappresentare sinteticamente lo stato di qualità dell'aria nei comuni con più di 15.000 abitanti relativamente al PM10: in particolare saranno riportati i dati degli ultimi 7 giorni osservati nelle stazioni della rete di monitoraggio dotate di un misuratore automatico di PM10 e i dati previsti del giorno in corso e dei due successivi. A partire da questa tabella verrà prodotto il "cruscotto" regionale per ciascun comune (Il 'cruscotto' per l'attuazione delle misure antismog è disponibile sul Sito della Regione Piemonte), con evidenza immediata del raggiungimento delle soglie a cui sono correlate le diverse misure proposte. L'attività era già stata avviata sperimentalmente nel marzo scorso, peraltro in condizioni di inquinamento non critiche. L'omogeneità delle azioni adottate dai comuni sul territorio regionale è una importante condizione per aumentare l'efficacia dei provvedimenti di contenimento dell'inquinamento atmosferico.

Per ognuna delle aree la valutazione dell’eventuale attivazione di uno dei livelli del cruscotto viene effettuata quotidianamente mediante un algoritmo che analizza, sulla base delle soglie adottate, sia i dati misurati fino al giorno precedente da una o più stazioni di riferimento, sia i dati previsti per il giorno in corso e per i due successivi.

Le soglie per l’attivazione del cruscotto sono quelle definite dal Tavolo sull’emergenza smog. Stante la soglia di concentrazione giornaliera di PM10, definita dannosa per la salute umana dalla Oms pari a 50 µg/m il suo raggiungimento consecutivo per 7 giorni attiva il livello di cruscotto di colore giallo, a cui conseguono almeno le azioni seguenti:

  • Blocco circolazione urbana per veicoli diesel Euro III dalle 8.30 alle 18.30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore
  • Riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici
  • Divieto di bruciare residui vegetali in campo
  • Divieto di utilizzo caminetti aperti
  • Divieto di spandimento libero in agricoltura dei liquami derivanti da deiezioni animali nel raggio di 20 Km dagli agglomerati sottoposti alle misure

Al raggiungimento consecutivo per 3 giorni del doppio della soglia limite di concentrazione giornaliera di PM10 pari a 100 µg/m si attiva il livello di cruscotto di colore arancio a cui conseguono le ulteriori azioni seguenti:

  • Blocco circolazione urbana per veicoli diesel Euro IV dalle 8:30 alle 18:30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore
  • Ulteriore riduzione di 1 grado (o di 1 ora del funzionamento) del riscaldamento degli edifici pubblici (2 gradi o 2 ore in meno)

Al raggiungimento consecutivo per 3 giorni del triplo della soglia limite di concentrazione giornaliera di PM10 pari a 150 µg/m si attiva il livello di cruscotto di colore rosso cinabro, a cui conseguono le ulteriori azioni:

  • Riduzione della velocità sulle strade tipo A/B a 90km/h massimi (90km/h per strade tipo A, 70 km/h strade di tipo B)
  • Blocco totale circolazione urbana mezzi diesel dalle 8:30 alle 18:30 o con orario in accordo con le limitazioni già in vigore

Al raggiungimento consecutivo per 3 giorni di una concentrazione giornaliera di PM10 pari a 180 µg/m si attiva il livello di cruscotto di colore rosso vivo, a cui conseguono le seguenti azioni:

  • Blocco totale circolazione urbana veicoli privati nei giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 o permanente
  • Blocco totale circolazione nelle aree extra urbane veicoli privati nei giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 o permanente
  • Bus gratuiti

Qualora l’analisi dei dati osservati e dei dati previsti non ricada in nessuno dei casi sopraelencati, non viene attivata nessuna soglia del cruscotto, come nel caso odierno.

Notizia tratta da “Piemonte informa”, agenzia giornalistica quotidiana on line della Regione Piemonte.


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